La carenza di personale è aumentata del +22% dal 2016: particolarmente colpite le professioni tecniche, ingegneristiche e fiduciarie
Zurigo, 21 novembre 2019 – nel 2019 la carenza di personale continua ad aumentare in tutta la Svizzera. In testa quest’anno ci sono le professioni tecniche, ingegneristiche e fiduciarie. Questo è quanto mostra la classifica sulla carenza di personale di Spring Professional, una ditta del Gruppo Adecco Svizzera, e del Servizio di Monitoraggio del mercato del lavoro dell’Università di Zurigo. Tra le categorie professionali vi sono notevoli differenze in termini di domanda di personale: se da un lato sono soprattutto le professioni nell’ingegneria e i tecnici a soffrire di una carenza di personale, in altri settori, come quello delle pulizie, dell’igiene e della cura del corpo, e nelle occupazioni commerciali e amministrative, l’offerta di personale eccede notevolmente la domanda. Per quanto riguarda le differenze a livello regionale, la Svizzera tedesca è di gran lunga più colpita dalla carenza di personale della Svizzera latina.
L’Indice della carenza di personale è aumentato in Svizzera: la situazione nelle professioni con la maggiore carenza di personale si è ulteriormente acuita rispetto allo scorso anno. Nel 2019 per le aziende è stato quindi più difficile trovare personale idoneo rispetto allo scorso anno. «Le aziende si contendono il miglior personale del mercato e si sforzano sempre più di essere datori di lavoro esemplari», aggiunge Nicole Burth, CEO del Gruppo Adecco Svizzera.
L’Indice della carenza di personale mostra anche che in molte professioni il numero di persone in cerca di lavoro supera nettamente il numero di posti pubblicati. La situazione per chi cerca un lavoro nella maggior parte delle professioni interessate da un eccesso di offerta di personale è leggermente migliorata rispetto allo scorso anno: il numero di posti pubblicati è perlopiù aumentato, mentre il numero di candidati è leggermente diminuito. «Nelle professioni in fondo alla classifica, ovvero quelle interessate da un eccesso di offerta di personale, chi cerca un lavoro continuerà probabilmente ad avere difficoltà a trovarlo e a negoziare le condizioni d’impiego», commenta Helen Buchs del Servizio di Monitoraggio del mercato del lavoro svizzero.
Quest’anno, come lo scorso anno, il 1° posto della classifica sulla carenza di personale va alle professioni dell’ingegneria che comprendono, ad esempio, gli ingegneri edili ed elettronici. Nel 2019 avanzano al 2° posto le professioni tecniche, che nel 2018 occupavano il terzo posto. Questa categoria professionale comprende, ad esempio, i tecnici del riscaldamento, della ventilazione e della climatizzazione. Al quarto posto si classificano le professioni informatiche cui appartengono, ad esempio, analisti e programmatori. «Per le aziende svolge un ruolo sempre più importante il cosiddetto «upskilling and reskilling» del personale esistente o recentemente ristrutturato: da un lato, mediante l’ampliamento delle qualifiche esistenti, quando ad esempio un’azienda aiuta un elettrotecnico a formarsi per diventare ingegnere elettronico, dall’altro però anche mediante un riorientamento delle qualifiche interne, come quando nell’azienda il personale necessario intraprende un percorso di riqualificazione o perfezionamento ‹on the job›», sottolinea Luca Semeraro, Head of Professional Recruitment del Gruppo Adecco Svizzera.
Nelle professioni fiduciarie, tra cui ad esempio quella di revisore, fiduciario e consulente fiscale, regna una forte carenza di personale, nel 2019 come già lo scorso anno. Questa categoria professionale si attesta di conseguenza al 3° posto. Trovare personale idoneo per i posti pubblicati in questo settore rappresenta una grande sfida. «È probabile che proprio le piccole aziende debbano attualmente compiere gli sforzi maggiori per tenere il passo con le condizioni, le possibilità di carriera e l’ambiente di lavoro dei ‹big 4›. D’altra parte, l’equilibrio lavoro-vita privata acquista sempre più importanza. La competizione per aggiudicarsi personale specializzato nel settore fiduciario si è intensificata», spiega Semeraro.
Per le professioni del settore della medicina umana e farmaceutico la carenza di personale è aumentata rispetto allo scorso anno perché attualmente l’offerta di posti pubblicati è superiore. Ne sono colpiti, tra gli altri, farmacisti e aiuto farmacisti. «Come noto da tempo, il numero di medici qualificati non riesce a tenere il passo con il fabbisogno del nostro sistema sanitario in espansione. Il cambiamento demografico è molto più rapido dei percorsi di formazione e perfezionamento del personale richiesto. Esistono tuttavia delle possibilità per rendere le condizioni di lavoro ancora più allettanti. In questo contesto le aziende sanitarie sono particolarmente richieste», commenta Corinne Scheiber, Head of Professional Solutions del Gruppo Adecco Svizzera.
Le professioni con bassi requisiti di formazione sono particolarmente colpite dall’eccesso di offerta di personale. È probabile quindi che la concorrenza tra le persone in cerca di lavoro in queste professioni sia particolarmente marcata. «Maggiore il grado di formazione scolastica e specializzazione, maggiormente richiesto è il relativo personale. Vale quindi la pena continuare a perfezionarsi professionalmente», aggiunge Helen Buchs del Servizio di Monitoraggio del mercato del lavoro svizzero.
Nel 2019 le professioni nei settori delle pulizie, dell’igiene e della cura del corpo mostrano l’eccesso di offerta di personale maggiore di tutte le categorie professionali attestandosi all’ultimo posto della classifica. Questa categoria professionale comprende, ad esempio, le occupazioni nel settore della cura dei tessili, portineria, parrucchieri ed estetisti. Sebbene il rapporto tra numero di posti pubblicati e numero di candidati sia basso come lo scorso anno, la categoria professionale perde una posizione nella classifica. Questo perché c’è stato un leggero miglioramento nella situazione delle altre professioni fanalini di coda della classifica, con un leggero calo dell’eccesso di offerta. Tuttavia, sono le stesse professioni a posizionarsi in fondo alla classifica.
Al terzultimo posto troviamo le professioni del settore alberghiero e della ristorazione e dell’economia domestica, come il personale di servizio o di cucina o domestico. Nel 2019 questa categoria professionale ha perso una posizione nella classifica rispetto allo scorso anno. Per contro, le professioni dell’edilizia hanno guadagnato una posizione nel 2019 attestandosi al 29° posto. A questa categoria professionale appartengono, ad esempio, muratori, carpentieri, installatori di impianti sanitari e montatori elettricisti. Per loro, la situazione dell’eccesso di offerta è migliorata rispetto al 2018 in quanto è aumentato il numero di annunci di lavoro ed è leggermente diminuito quello dei candidati.
Anche le professioni del commercio al dettaglio e della vendita (come venditori/venditrici o cassieri/e) risentono di un forte eccesso di personale (quintultimo posto). «Nelle vendite, ad esempio, assistiamo da un lato al passaggio al business online, dall’altro all’interno dei negozi le attività precedentemente svolte dal personale vengono sempre più spesso trasferite alle macchine: proprio l’incasso è una di queste. Per il personale addetto alle vendite, questo significa che deve concentrarsi su attività meno facilmente sostituibili, come la consulenza e la persuasione dei clienti», commenta Helen Buchs del Servizio di Monitoraggio del mercato del lavoro svizzero.
Le professioni con il maggiore eccesso di offerta di personale comprendono anche le professioni commerciali e amministrative, come i lavori d’ufficio, i funzionari amministrativi o gli specialisti dell’organizzazione. Esse si attestano al penultimo posto della classifica. «Le aziende stanno approfittando delle crescenti opportunità offerte dall’automazione, dalla digitalizzazione e dall’outsourcing. I cambiamenti nei contenuti e nelle tecniche di lavoro riguardano molti dipendenti di questa vasta categoria professionale. Per tenere il passo con i progressi della digitalizzazione sono urgentemente necessari percorsi di perfezionamento e di specializzazione, in particolare nelle competenze digitali», commenta Helen Buchs del Servizio di Monitoraggio del mercato del lavoro svizzero.
Nel 2019, nella Svizzera tedesca le professioni dell’ingegneria e dell’informatica occupano le due posizioni più alte nella classifica sulla carenza di personale. Rispetto allo scorso anno, gli ingegneri hanno difeso con successo il loro 1° posto, mentre gli informatici hanno recuperato due posti e la carenza di personale per queste professioni si è acuita ancora di più. Le professioni fiduciarie sono al 3° posto della classifica e hanno quindi perso un posto rispetto al 2018.
All’ultimo posto della classifica ci sono le professioni nei settori delle pulizie, dell’igiene e della cura del corpo; al penultimo le professioni del settore alberghiero e della ristorazione e dell’economia domestica, e al terzultimo le professioni dell’edilizia. Per questi ultimi, l’eccesso di offerta di personale è leggermente diminuito rispetto allo scorso anno e così hanno potuto guadagnare un posto.
Nel 2019 nella Svizzera latina i tecnici occupano il primo posto della classifica sulla carenza di personale. Il secondo posto è occupato dalle professioni fiduciarie e il terzo dalle professioni del settore della medicina umana e farmaceutico. La carenza di personale in queste professioni è quindi paragonabile alla situazione dello scorso anno e le aziende continueranno probabilmente a fare grandi sforzi per trovare candidati idonei per i posti vacanti. Nel complesso, la carenza di personale è meno pronunciata nella Svizzera latina che nella Svizzera nel suo insieme, questo anche a causa del tasso di disoccupazione relativamente più elevato.
Le professioni commerciali e amministrative sono i fanalini di coda della classifica, anche se l’eccesso di offerta in queste professioni è leggermente diminuito rispetto allo scorso anno. Al contrario, l’eccesso di offerta nelle professioni nei settori delle pulizie, dell’igiene e della cura del corpo si è acuito ulteriormente rispetto al 2018, aumentando ancora di più. Questa categoria professionale ha perso due posizioni nel 2019 rispetto alla classifica dello scorso anno ed è ora al penultimo posto.